ROMANIA
di Luca Stendardi, Andrea Conti e Alessandro Gentile
Siamo partiti da Roma il 13 Settembre e in poche ore siamo atterrati a Cluj-Napoca, la città principale della Transilvania. Lì abbiamo incontrato Claudia, una ragazza che tramite Couchsurfing si è offerta di ospitarci la prima notte. Dobbiamo ringraziarla perché è stata il nostro inizio in una terra che nessuno di noi conosceva e perché si è rivelata una persona meravigliosa e generosa.
Da Cluj il nostro road trip è passato per: Alba Iulia, Sebes, Sibiu, la Transfagarasan, il lago Balea, Sinaia, Bran, Brasov, Rasnov, Viscri, Sighisoara, Turda e di nuovo Cluj. Oltre a queste splendide città siamo passati per le montagne rosse, laghi alpini e un immenso parco naturale rigoglioso di querce antiche.
La Romania è un posto splendido che unisce la tradizione e la cultura di quei luoghi a paesaggi spettacolari. Ovviamente bisogna essere amanti della montagna, l'aria è frizzantina e capita facilmente di imbattersi in qualche animale montano.
Le persone che abbiamo incontrato, tutte, si sono dimostrate gentili, cordiali e ospitali. Ho scoperto quanto i nostri popoli si assomiglino, nei modi di fare e spesso nell'aspetto. Una sera, ci eravamo accampati con la nostra tenda nel parco delle querce e avevamo chiesto a tre signori se fosse possibile campeggiare dato che la zona ha un'alta concentrazione di orsi. Dopo qualche ora li abbiamo visti tornare carichi di funghi di ogni tipo. Li aspettava una lunga marcia per tornare a casa oltrepassando il bosco ma si sono ugualmente messi a chiacchierare con noi, regalandoci funghi, facendoceli assaggiare crudi e spiegandoci come cucinarli. Mi ricordo di Adina, che dopo averci ospitato ha voluto sapere quali fossero le tappe dei giorni successivi e che ci ha prestato la sua macchina, senza la quale non avremmo potuto visitare il lago alpino e diverse cittadine; o quando ci si è fermata la macchina e due elettricisti sono andati a recuperare i cavetti e ce l'hanno fatta ripartire. Insomma non credo che ci sia semplicemente andata bene, sono sicuro che sia un popolo eccezionale.
Tornando alle informazioni pratiche, posso assicurarvi che fare l'autostop è davvero semplice. Oltre ad essere facile prendere un passaggio lì è addirittura usuale, tutti usano questo metodo di trasporto ed è facile trovare su internet delle guide che vi segnalino i punti della città dove chiedere passaggi. Certo, se come noi siete in tre con appresso zaini pesanti la cosa diventa più ardua ma se siete soli, o in due, e viaggiate leggeri non aspetterete mai più di 10 minuti.
Giunti alla fine del viaggio, il 27 settembre, non eravamo stanchi ma tutti malinconici di lasciare la Romania, sperando però di tornarci presto.
ICELAND
di Luca Stendardi e Giovanni Mitrotta
L'Islanda è un paese che non ti aspetti. Puoi passare intere giornate a guardare foto dei suoi paesaggi mozzafiato ma quello che provi ad essere immerso nella natura islandese non è prevedibile, non te lo aspetti. Questo è quello che si prova una volta messi i piedi su quel pezzo di terra al centro dell'Oceano Atlantico. Insieme allo stupore vieni accompagnato durante tutto il viaggio da un senso di piccolezza, ti senti minuscolo ed è bellissimo. Non ti senti sopraffatto ma modesto, realista. Ti rendi conto della potenza della natura, della perfezione e dell'inesorabilità del suo ciclo, che puoi scoprire ed esplorare, ma nutrendo verso di lei sempre un profondo rispetto.
Il viaggio mio e di Giovanni è iniziato il 14 marzo quando da Roma abbiamo prima preso l'aereo per Londra e poi per Reykjavik. La politica del viaggio e del progetto Views of the World era quella di conoscere persone del posto, cercare di essere ospitati, viaggiare in modo eco-sostenibile e responsabile. Così è stato, dal primo all'ultimo giorno, e per questo sono contentissimo.
La sera, appena atterrati, siamo stati accolti da Áslaug, una signora di Reykjavik, gentilissima, senza la quale probabilmente non saremmo riusciti a macinare tutti quei chilometri e vedere tanti posti fantastici. Con lei abbiamo scoperto gli usi, i costumi e la tipica cucina islandese, ma anche il grande senso di ospitalità caratteristico di quel popolo.
Il viaggio è iniziato a Reykjavik, la capitale, ed è proseguito verso est, lungo tutta la costa meridionale, fino al Vatnajökull, il ghiacciaio più grande d'Europa. Percorrendo 902 km esclusivamente in autostop si passa per cittadine come Selfoss, Skogar, Vik e Höfn, camminando tra deserti di neve e vicino alle famose cascate: Skogafoss, Seljalandsfoss, Svartifoss, Stjornarfoss e Kvernufoss. Quest'ultima è una cascata quasi sconosciuta, vicino Skogar, raggiungibile dopo una passeggiata in un piccolo canyon; uno dei posti più belli che abbia mai visto. Ci si può imbattere in tempeste di neve e giornate di sole, venti impetuosi e bonacce. Si possono conoscere tante persone del posto, come è successo a noi, che condividono storie e risate, e molti viaggiatori che vi offrono un passaggio e decidono di condividere una parte del loro percorso.
Nell'attesa del completamento della guida pratica che io e Giovanni stiamo preparando vi anticipo che viaggiare in Islanda in questo modo è possibile, è bello ed è soddisfacente. Forse non tutto andrà sempre secondo i piani ma va bene così, tutto rientra in quel ciclo naturale che quando sei in posti del genere devi rispettare e che ti regala sempre grandi sorprese e grandi emozioni.
INDIA
di Carlo Epifanio
L’India colpisce al cuore, il caos e la ricchezza di colori e tradizione dai quali si viene colpiti ti entra dentro.
Pensieroso alla guida della sua cabrio il nostro autista ha puntualizzato, “L’India ha due perle, la gente e i suoi paesaggi”
In questa frase è racchiusa l’essenza degli scatti realizzati tra l’Agosto e il Settembre 2015 da chi scrive,
Carlo Epifanio e Luca Desideri. “Sensational India” parla dell'incredibile diversità di volti e culture che il territorio indiano tutt’oggi esprime. Nonostante una modernità che si affacciata in modo prepotente, antiche usanze e tradizioni popolari ancora resistono. La vita del subcontinente è intrisa di religione.
Il nostro racconto di viaggio si sviluppa nell’India del nord tra Rajasthan, Ladakh, Punjab e Himachal Pradesh. Negli scatti si contrappone alla cultura buddhista del nord, con volti e paesaggi tibetani di aspra montagna, la vita induista e Sikh tra città che pullulanti di uomini e animali di ogni tipo. Oltre ad aver esplorato in lungo e largo questa area a bordo di ogni mezzo motorizzato, la nostra passione per la natura e la montagna ci ha portati a camminare tra le maestose cime himalayane dello Zanskar per poter conoscere questo denso e affascinante angolo di mondo.
Luca Desideri. Nubra Valley, Ladakh, India. 2016. Unica per i suoi paesaggi, la Nubra Valley era la rotta commerciale tra Cina e India. Fondamentale a tale scopo, la presenza di una specie animale unica, il cammello Bactriano, storico mezzo di trasporto in un paesaggio di deserti sabbiosi e ghiacciai. | ||
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